Sovrappeso e Obesità = Conflitto del Profugo

Le forme diverse di tendenza all’aumento di peso, di sovrappeso e obesità sono espressioni della fase attiva del conflitto del profugo. Le leggi biologiche ci insegnano che l’aumento non fisiologico di peso è dovuto alla ritenzione idrica in conflitto attivo del profugo, che fa aumentare i liquidi nelle cellule. Il disprezzo dei medici e della gente in genere per le persone che tendono ad ingrassare, che vengono viste come persone pigre, indolenti, trascurate, che non si prendono cura di sé, tende in questa epoca a raggiungere i livelli di una condanna e un ostracismo; queste persone vengono quasi costrette a delle vere punizioni e torture: ritmi forzati di attività, diete restrittive, farmaci, strategie pesantemente invasivi nella vita privata e nelle relazioni personali.

C’è qualcosa di peggio di essere grassi: avere paura di ingrassare. La quotidiana lotta per mantenere il peso, impiegando ossessivamente tutte le strategie punitive consigliate, sempre con il terrore di perdere il controllo: questa è la vera e terribile malattia, che rischia di non arrivare mai alla soluzione.

Cosa sentono le persone che sono nella fase attiva del profugo? Facilmente si sentono soli e abbandonati, in preda agli eventi, in percolo nel loro corpo stesso.

Di cosa ha realmente bisogno una persona che si trova nella fase attiva del profugo?
Necessita di rassicurazioni, di sentirsi accudito, messo al sicuro, protetto dal gruppo, di avere a disposizione le risorse vitali. Un profugo non ha bisogno di punizioni, ma di coccole e sicurezza, e la prima sicurezza è provare sensazioni piacevoli nel proprio corpo.